Laboratorio giornalismo cartaceo

Sandro Bocchio Alessandrino, 58 anni, sposato, quattro figli. Assunto a Tuttosport dal 1° gennaio 1991 dopo varie esperienze in giornali, radio e tv locali tra Alessandria e Torino. Passione per il calcio fin da bambino che, per mia fortuna, ha potuto trasformarsi in professione (anche se mi sarebbe piaciuto dedicarmi alla pallavolo). A Tuttosport ho cominciato occupandomi di Serie B per poi passare progressivamente alla Serie A e alla Nazionale: inviato su campionato, mercato ed eventi internazionali (quattro Mondiali – compreso quello donne del 2019 -, tre Europei e coppe varie). Dal 2017 faccio parte del gruppo che scrive di Juventus. Al lavoro sul campo si aggiunge la responsabilità al desk: costruzione del giornale, delle pagine e loro chiusura. Insieme al collega (e amico) Giovanni Tosco ho scritto una decina di libri di carattere sportivo.
Seguo il calcio, ma sono onnivoro in fatto di sport, con rare eccezioni (ho tentato invano di capire il cricket e di dare un senso alla pallamano). Altre passioni: l’enogastronomia, le serie televisive di ogni tipo, i fumetti Marvel, la musica tutta (con predilezione per gli anni Ottanta), la storia (materia in cui mi sono laureato), le letture (noir di ieri e di oggi).

Maurizio Tropeano Sessant’anni fra meno di un anno, più della metà trascorsi a caccia di notizie per la cronaca di Torino della Stampa. Due anni fa il passaggio dalla strada alla scrivania e poi dallo scorso luglio vice caposervizio della redazione economia e responsabile della sezione agroalimentare. Oltre a coordinare il lavoro dei colleghi seguo, in particolare, le infrastrutture (Tav compresa), industria e sindacato. Ho avuto l’onore di essere stato scelto tra i tutor del laboratorio giornalistico del master universitario di Torino fin dal suo avvio.
Laboratorio giornalismo digitale

Luca Indemini Nato a Torino nel 1975, crea il primo “giornale” nella classe 4B della scuola elementare Don Milani. Dopo la breve parentesi delle medie, iniziano l’impegno nei giornali scolastici e la partecipazione al progetto Scrivere il Giornale, iniziativa di Stampa e Premio Grinzane Cavour, che sfocia nella collaborazione con l’inserto Torinosette. L’attività con il quotidiano torinese si intensifica: si aggiungono le collaborazioni con la cronaca locale e con il canale Tecnologia del sito lastampa.it. Tra le altre esperienze in ambito “tecnologico” ci sono quelle con agendadigitale.eu e Le Macchine Volanti. A completare un percorso a ostacoli tra le diverse forme di mezzi di comunicazione, sedici anni di radio, (Radio Flash / Popolare Network e Gru Radio), e alcune esperienze in veste di ufficio stampa, dall’Assessorato al Turismo in occasione delle Olimpiadi del 2006, al Consorzio TOP-IX, dove ha curato il web video-magazine “Parallelo” dedito ai temi dell’innovazione.
Laboratorio giornalismo radiofonico e Coordinatore delle attività redazionali

Paolo Piacenza giornalista professionista, nato e residente a Torino. Dal 2004 è tutor al Master in Giornalismo dell’Università di Torino per la radiofonia e (in precedenza) per il giornalismo online. Si occupa, prevalentemente, di temi economici e sociali.
Dal 2006 ha collaborato con Radio24-Il Sole24Ore, presso la cui redazione ha lavorato come interno dal 2007 al 2011. In precedenza, dal 2000 al 2007, aveva lavorato come giornalista e successivamente direttore di testata presso la società Alicubi di Torino, di cui ha coordinato l’area giornalistica È direttore editoriale di Pop Economix, associazione che promuove l’informazione attraverso l’incontro tra teatro e giornalismo. È autore, insieme a Nadia Lambiase e Alberto Pagliarino, di tre spettacoli teatrali: Pop Economix Live Show (2013, oltre 450 repliche in Italia e all’estero), Blue Revolution. L’economia ai tempi dell’usa e getta (2017, circa 120 repliche in tutta Italia), Adam ed Etica (2020). Di recente ha lanciato il progetto Sound Report (selezione bando BPER 2020) per portare nelle scuole il podcast giornalistico. Dal 2009 è socio italiano dell’Online News Association. È socio fondatore della start-up Mercato Circolare.
Laboratorio giornalismo televisivo

Giulia Avataneo: Torinese, 37 anni, laureata in Comunicazione di Massa e Multimediale. Negli ultimi anni di università supero una selezione Rai e inizio a lavorare in segreteria di edizione e negli archivi del Tgr del Piemonte. Ben presto capisco che preferisco stare dall’altra parte della barricata e saluto la Rai per iniziare l’attività giornalistica.
Il primo passo è uno stage all’ANSA, dove mi appassiono ai ritmi frenetici dell’agenzia e imparo un po’ di sano multitasking. La mia attività di collaborazione continua ancora oggi come videogiornalista. Nel frattempo vengo assunta con il contratto di praticantato in un’emittente locale.
Sono gli anni della gavetta sul campo: in poche settimane imparo a usare una telecamera, montare i miei servizi e condurre trasmissioni TV. Un’officina quotidiana realizzata con pochi mezzi, molta inventiva e ottimi colleghi. Dopo una parentesi come responsabile dei rapporti con la stampa a TELT, la società della Torino-Lione, mi licenzio e torno a fare la giornalista, questa volta da freelance. È una vita che mi permette di fare esperienze diverse, organizzare i miei tempi e cogliere tutte le opportunità che si presentano. Da appassionata di Esteri, iniziare a lavorare con Euronews tra l’Italia e la Francia è stato come veder avverarsi un sogno, così come raccontare la cronaca italiana per Agence France Presse, collaborando con colleghi di tutta Europa.
Negli ultimi anni sono entrata nella squadra di Good Morning Italia e nella redazione milanese del TG La7 di Enrico Mentana, un’altra palestra formidabile. Ad agosto 2020, con un gruppo internazionale di giovani redattori ho dato vita ad Hypercritic.org, una piattaforma che si occupa di cultura con l’obiettivo di filtrare e interpretare l’attualità attraverso le opere del passato. Questo per me è il giornalismo: un insieme di esperienze, che negli anni mi ha permesso di conoscere persone e mondi diversi, costruendo un mestiere. Una sfida continua che obbliga a rimanere informati, vigili e al passo con le enormi possibilità offerte dal digitale. È difficile trovare un lavoro più bello.

Matteo Spicuglia 1979, Massa Carrara, è un giornalista della Rai, dal 2008 nella redazione di Torino dove si è occupato di cronaca, società e terzo settore. Dalla sicurezza sul lavoro alle migrazioni, dall’ambiente alla solidarietà, dalla lotta contro la tav alle infiltrazioni della ‘ndrangheta al Nord, ama raccontare temi complessi partendo sempre dalla storia delle persone. Ha ricevuto, tra gli altri, il premio Emilio Rossi e il premio Natale Ucsi per il giornalismo sociale.
Laureato in Scienze della Comunicazione con una tesi sul giornalismo televisivo, è diventato giornalista professionista dopo aver frequentato la prima edizione del Master in Giornalismo dell’Università di Torino (2004-2006).
Prima del concorso in Rai, ha avuto esperienze nella carta stampata (Quotidiano Nazionale, La Nazione, Il Resto del Carlino e Il Giorno) e sul web. Dal 2002 al 2006 ha seguito come freelance i viaggi internazionali di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI in Canada, Germania, Turchia, Svizzera, Polonia e Slovacchia.
Nel 2012, con Stefano Rogliatti, ha realizzato il documentario “Shlomo, la terra perduta”, un reportage sulla minoranza aramaica del Tur Abdin, al confine tra Turchia e Siria, da cui è stato tratto il libro “La terra perduta”. Con Gianmario Ricciardi è autore anche di “È possibile. Storie dell’Arsenale”, che raccoglie le storie di solidarietà dell’Arsenale della Pace di Torino. Nel 2021, per Add editore, pubblicherà “Noi due siamo uno”, un libro inchiesta sulla malattia mentale.
TUTOR LABORATORI TECNICI SPECIFICI (primo anno)
Dizione

Stefania Giuliani: un’esperienza giornalistica che ha inizio nelle emittenti private di Piemonte e Lombardia e in alcuni network nazionali fino ad approdare alla RAI con la conduzione quotidiana in diretta dei talk show Parlato Semplice – RAI 3- Fuori dai Denti – RAI 2-. Molta televisione dunque e anche radio, speakeraggi, doppiaggio. L’attività professionale segue anche la strada della produzione documentaristica con impegni in Israele, Siria,Turchia, Tunisia, Giordania, Armenia per la produzione televisiva Terre Sante, percorsi ed itinerari alle radici della cristianità, in onda su TV2000 e prodotta da Audiovisivi SanPaolo. Socia della cooperativa O.D.S. – Operatori Doppiaggio e Spettacolo. È docente da molti anni di dizione, recitazione, tecniche espressive, narrative e dello speakeraggio. Premiata nel 2018 e 2019 fra le migliori voci in lettura audiolibri sulla piattaforma Audible.www.stefaniagiuliani.it
Impaginazione

Federica Frola nasce a Torino il 2 gennaio 1993. Grande appassionata di sport fin da bambina, gareggia a livello agonistico nello sci e nel pattinaggio. Trasferisce la passione dalle piste alla redazione di Sky Sport per cui lavora come giornalista professionista. Laureata in Grafica e Comunicazione visiva al Politecnico di Torino, trascorre un anno a Stoccolma. Studia il fenomeno di sviluppo delle start-up in Europa e lo approfondisce, tornata in Italia, a Radio24 come collaboratrice. Completa il Master in giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino, grazie al quale partecipa anche a un progetto di Medici senza Frontiere, aiutando a comprendere il fenomeno dell’immigrazione in sei città nel mondo, tra cui Torino. Svolge volontariato con l’Associazione ABIO Milano, fornendo assistenza ai bambini malati. Con l’emergenza Covid e l’impossibilità di recarsi in ospedale, scrive e racconta fiabe a distanza. Considera lo yoga non un semplice passatempo, ma un’espressione dell’anima, oltre che un ottimo modo per scaricare le tensioni quotidiane.
Montaggio video

Sara Iacomussi: Classe 1992, da ottobre 2018 è la corrispondente da Torino in veste di videogiornalista per importanti editori tra cui Ansa e Corriere della Sera. Ufficio stampa per eventi culturali, si è resa conto in fretta che preferisce stare dall’altra parte della barricata. Formata al Master in Giornalismo Giorgio Bocca, è professionista dal 2017.
Aggiornato al 28 luglio 2022